Da ragazzino lo schernivano chiamandolo “guercio” e lui ne ha fatto la sua forza prima nei Club Dogo, poi come Guè Pequeno e infine esprimendosi nella sua essenza solo come Guè.
Attraversando, con il microfono di Isabel Piazza, tutti gli stereotipi del rapper trasgressivo e sopra le righe, conosciamo un uomo, un artista che racconta un vissuto fatto di tanto lavoro e ambizione nel continuare a proporre la sua visione in musica e che ritroviamo nell’ultimo album “Madreperla” prodotto da Bassi Maestro.