“All I Want”, per Yaëlzoë la semplicità vince

Un po’ lo abbiamo capito che per farsi largo i musicisti passano sempre più dalla rete. Che si tratti di post condivisi sui propri social o di altre iniziative, da lì partono le sperimentazioni e si lavora per raggiungere il pubblico. Si potrebbe disquisire su quanto si riesca davvero a bucare attraverso questi canali, su quanto cioè questo processo di selezione “dal basso” si trasformi poi in qualcosa di concreto, di monetizzabile. Argomento che riserviamo ad altre sedi.

Va aggiunto comunque che nel caso della zurighese Yaëlzoë qualche buon riscontro internet lo ha dato. Quattro anni fa lanciò un crowdfunding (campagna di finanziamento sostenuta dai fan) con cui raccolse poco più di diecimila franchi, cifra necessaria per pubblicare il suo primo EP di cinque canzoni.

In questi quattro anni Yaëlzoë ha consolidato la sua posizione diventando quasi una confidente in musica del suo seguito. Pare che con le sue canzoni abbia aiutato diverse persone a superare momenti di difficoltà. Così perlomeno recita la bio. Non possiamo verificare ma, accettando questa versione, possiamo immaginare come abbia fatto a ottenere il risultato: attraverso brani orecchiabili che parlano d’amore, perdita, amicizia. Le cose della vita di ognuno di noi. Con “All I Want” vuole ripetersi ancora una volta.