"La scorsa settimana ha visto il primo calo dei nuovi casi di Covid-19 segnalati a livello globale da settembre, a causa di una diminuzione dei casi in Europa grazie all'efficacia delle misure difficili ma necessarie messe in atto nelle ultime settimane". Lo ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, nel consueto briefing da Ginevra.
Il Ticino, considerando il numero di positività per 100'000 abitanti negli ultimi 14 giorni, a fine novembre si ritrova ad essere il cantone più colpito dal coronavirus. Dato che in Romandia i numeri sono in costante calo, registra la maggiore incidenza di contagi di tutta la Svizzera. Una non invidiabile posizione che il Ticino aveva già detenuto all'inizio della prima ondata pandemica.
Lunedì l'Ufficio federale della sanità pubblica ha annunciato i casi registrati da venerdì: 8’782 nuove infezioni, 399 ricoveri e 195 decessi legati al Covid-19. Numeri che indicano che a livello nazionale prosegue la discesa dopo il raggiungimento del picco della seconda ondata.
Il prossimo decreto del Consiglio dei ministri italiano potrebbe contenere un allentamento, in vista delle feste, delle restrizioni alle visite a parenti e compagni che abitano oltre confine, ma per ora il passaggio domenica della Lombardia e del Piemonte da zona rossa ad arancione non cambia nulla per gli spostamenti dal Ticino (e dagli altri cantoni svizzeri confinanti con l'Italia) verso le regioni vicine: i motivi validi restano quelli di necessità, il lavoro e la salute.
Intanto le ricerche avanzano: Moderna vuole essere la prima a vaccinare in Europa e ha preannunciato una richiesta di autorizzazione condizionata. Passi analoghi saranno compiuti anche presso la FDA statunitense e l'OMS.
Stefano Pongan, Alex Ricordi, Diego Moles, Joe Pieracci ed Elena Boromeo