Svizzera

L'ultima frontiera dello sballo

Inchiesta sulle nuove sostanze psicoattive: droghe a basso costo e alto potenziale vendute a chiunque online; "chi le consuma è una cavia da laboratorio"

  • 24 giugno 2015, 10:15
  • 5 settembre 2023, 23:58
Nell'era del web 2.0 basta un clic per procurarsi la droga

Nell'era del web 2.0 basta un clic per procurarsi la droga

  • reuters

Marco è uno studente universitario. Frequenta chimica farmaceutica e la sua passione, fin dai tempi del liceo, sono le sostanze psicoattive. Ne ha analizzate in laboratorio a dozzine e con ogni probabilità in futuro ne progetterà altrettante. Marco (nome di fantasia, la persona è nota alla redazione) diventerà quello che in gergo viene definito un drug designer: un professionista in grado di progettare nuove molecole per gli usi più disparati. Per conoscere e capire in prima persona gli effetti di queste sostanze, lui stesso ne ha consumate diverse. Fra queste ci sono i nuovi derivati anfetaminici: la 2-fluoroanfetamina, per esempio. Sostanza che Marco non usa a scopo ricreativo, ma solo durante lo studio per incrementare le capacità cognitive.

Le Nuove sostanze psicoattive

La 2-fluoramfetamina fa parte della famiglia delle Nuove sostanze psicoattive. In gergo NPS: surrogati delle tradizionali droghe - come cocaina, anfetamine, ecstasy o cannabis per esempio – venduti online su siti specializzati (650 quelli identificati nel 2013) e che promettono effetti simili agli stupefacenti originali. Il tutto, afferma chi le commercia, senza infrangere la legge.

Sequestri di NPS in UE, Turchia e Norvegia. Dati EMCDDA 2013

Sequestri di NPS in UE, Turchia e Norvegia. Dati EMCDDA 2013

  • newsdesk/px

Si tratta di molecole progettate su misura, spesso da apprendisti stregoni in laboratori di fortuna ma a volte anche da chimici laureati su scala industriale. Droghe a basso costo e alto potenziale. Le più diffuse sono i
cannabinoidi sintetici (
dalla potenza addirittura superiore alla marijuana e derivati) e i
catinoni sintetici:
capsule o polveri colorate che simulano gli effetti della cocaina e delle anfetamine. Ma poi ci sono anche
oppioidi in grado di
competere se non addirittura superare in termini di potenza l’eroina e la morfina, le
fenetilamine e le
piperazine (alternative all'ecstasy o all’LSD) e altre molecole ancora.

Nel Ventunesimo secolo anche il mercato della droga è globale. Basta incontri fugaci in vicoli bui o parchetti con spacciatori più o meno affidabili, le nuove droghe 2.0 sono acquistabili comodamente da casa, tramite PC o smartphone, vendute online da siti che si presentano come vere e proprie farmacie. Si tratta per lo più di pillole, polveri da sniffare o miscele di erbe confezionate in packaging accattivanti con nomi esotici che enfatizzano le proprietà del contenuto: K2, Jamaican Gold Extrime, Disco Biscuits, Bong Bastic, Trip-E, Dutch Orange Hash, Space Trips e così via.

Una bustina di canapa sintetica detta "Spice". L’effetto è da 5 a 30 volte superiore a quello del THC contenuto nella cannabis naturale.

Una bustina di canapa sintetica detta "Spice". L’effetto è da 5 a 30 volte superiore a quello del THC contenuto nella cannabis naturale.

  • (Wikipedia CC)

Il fulcro della produzione si troverebbe in Asia. Chi le produce ha però messo in atto una strategia di divisione dei flussi (quelli della produzione, finanziario e di distribuzione) che rende irrintracciabili gli attori della filiera. I laboratori potrebbero trovarsi in
Cina o in India, dove la produzione di determinate sostanze non violerebbe le leggi in materia di stupefacenti; i domini dei siti sarebbero invece registrati altrove; i pacchi verrebbero poi trasportati in altri Paesi, forse dell’Est Europa, e da lì inviati ai consumatori finali. Chi si occupa di gestire gli ordini potrebbe infine vivere ovunque nel mondo. Ma per quanto fondate, si tratta di supposizioni. Nessuno degli anelli della catena è infatti intenzionato a cedere.

Dalla sintesi al consumo, dati EMCDDA

Dalla sintesi al consumo, dati EMCDDA

  • newsdesk/px

Secondo i dati ufficiali
dell’EMCDDA,
l’Osservatorio dell’Unione europea delle droghe e tossicodipendenze, nel 2013 in Europa sono state sequestrate 3,1 tonnellate di NPS. Cifre ridotte se paragonate alle 700 tonnellate cannabis e derivati sequestrati nel 2012.


Si tratta però di flaconi o confezioni molto piccoli; i numeri si riferiscono inoltre praticamente solo ai sequestri postali. In ogni singolo Stato sono però centinaia di milioni le buste ed i pacchi provenienti dall’estero che vengono smistati ogni anno. In Svizzera, per esempio, secondo i dati ufficiali forniti da
La Posta, nel 2014 sono stati smistati nei centri preposti di Zurigo-Müllingen e Urdorf 9 milioni di pacchi e addirittura 159 milioni di lettere provenienti dall’estero. Date queste cifre, è più che probabile i dati dell’EMCDDA siano solo della punta dell’iceberg.

Controlli in dogana

Cavie da Laboratorio

Il problema principale con queste nuove droghe psicotrope è che si conosce poco o addirittura per nulla l’effetto che possono avere sui consumatori e i danni che possono provocare. “Chi le consuma è una vera e propria cavia da laboratorio”: non ha dubbi Guido De Angeli, sociologo e collaboratore di danno.ch, il progettodell’Associazione Radix Svizzera italiana per la riduzione del rischio legato all’assunzione di sostanze stupefacenti.

“Se prendiamo droghe molto consumate come la canapa, la cocaina, ma anche l’LSD o l’MDMA (la molecola dell’ecstasy, ndr.) per esempio - spiega De Angeli – siamo in grado di dare delle indicazioni sul dosaggio da non superare, sulle conseguenze a breve o lungo termine. Con le NPS questo è impossibile: sono sostanze nuove che cambiano in continuazione, non ne conosciamo la neurotossicità e spesso quello che è indicato sulla confezione è ben diverso dal reale contenuto. Non esiste un uso sicuro. Quello che è certo è che gli effetti e i danni causati da queste nuove sostanze sono almeno equivalenti e in molti casi superiori a quelli delle droghe tradizionali”.

01:46

L'intervista a Guido De Angeli e le immagini dei siti che vendono NPS (di Ludovico Camposampiero)

RSI Info 24.06.2015, 16:26

Le uniche informazioni a disposizione di esperti e consumatori sono le testimonianze in internet di chi prova regolarmente sostanze psicotrope: si chiamano psiconauti e recensiscono sulle centinaia di siti e blog creati ad hoc le nuove droghe in circolazione come fossero dischi o film appena usciti. Queste informazioni possono rivelarsi molto utili in termini di riduzione dei rischi, ma non poggiano su una base scientifica.

Quello della riduzione del rischio è uno dei quattro pilastri della politica federale in materia di droghe. Un pilastro che scricchiola di fronte alle NPS.

Confezioni vendute online contenenti benzilpiperazina: sostanza che garantisce effetti simili alle anfetamine e all’MDMA

Confezioni vendute online contenenti benzilpiperazina: sostanza che garantisce effetti simili alle anfetamine e all’MDMA

  • wikipedia CC

Legali o non legali?

Queste sostanze sono veramente legali come asserisce chi le vende? “Per crearle si copia la struttura molecolare di una droga vietata già esistente - ci spiega il farmacista cantonale ticinese Giovan Maria Zanini – e si apportano modifiche puntuali tali da non compromettere l’effetto stupefacente”. Così facendo si ottiene una molecola nuova: una sostanza non ancora catalogata che non sottostà alle leggi nazionali sulle droghe. Almeno fino a quando chi è chiamato a controllare il mercato non se ne accorge e la inserisce nella liste delle sostanze vietate. Ma a quel punto il gioco ricomincia: molecola vietata? Nuova modifica uguale nuova sostanza.

In Svizzera da circa quattro anni non è più così. Qui le maglie della giustizia si sono strette parecchio. Nel 2011 è stato introdotto l’elenco E delle materie prime e prodotti con effetti simili agli stupefacenti. Oltre alle lista delle sostanze, sono stati aggiunti anche diversi gruppi di sostanze. All’interno della Confederazione la maggior parte delle NPS è così vietata a priori. Non solo, è cambiato anche il paradigma. Prima si procedeva con una valutazione dei rischi e si vietavano le sostanze solo se giudicate pericolose. Oggi invece gli esperti monitorano il territorio e l’aggiornamento della lista E avviene in maniera molto celere: ogni nuova NPS scoperta, se priva di un impiego legittimo in medicina o nell’industria, viene immediatamente aggiunta all’elenco dell’ordinanza sugli stupefacenti. Elenco che a fine 2014 comprendeva circa 160 sostanze e 7 gruppi. Chiunque detiene in Svizzera una NPS, anche se venduta come “legal highs” (euforizzante legale), con ogni probabilità ha tra le mani qualcosa che scotta.

La diffusione in Svizzera

Dati alla mano, in Svizzera la diffusione ed il consumo sembrano essere molto circoscritti se paragonati ad altri Paesi. Fra quelli che hanno partecipato al Global Drug Survey 2014, un censimento internazionale sul consumo di droghe, la Svizzera è il Paese con il minor tasso di consumo di NPS: poco meno del 2% delle circa 5'000 persone coinvolte ha dichiarato di averne consumato almeno una volta nel corso dell’anno, contro il 31% che ha invece fumato marijuana o derivati. Una cifra molto bassa se paragonata agli Stati Uniti e Regno Unito, per esempio, dove secondo l’EMCDDA rispettivamente l’11,3% dei giovani tra i 17 e 18 anni ha fatto uso di canapa sintetica e il 4,4% di giovani tra 16 e 24 anni ha consumato mefedrone (droga sintetica assimilabile all'ecstasy, ndr.).

La Svizzera è il paese con il minor tasso di consumo di NPS fra quelli che hanno partecipato al Global Drug Survey 2014

La Svizzera è il paese con il minor tasso di consumo di NPS fra quelli che hanno partecipato al Global Drug Survey 2014

  • newsdesk/px


Le dogane elvetiche indicano da parte loro sequestri pari a 27 kg nel 2014: una cifra molto contenuta se si pensa ai 267 chili di eroina o alle oltre 2 tonnellate fra marjiuana e hashish segnalati nella
statistica criminale. Anche a livello cantonale non sembra esserci una reale emergenza. “In Ticino non abbiamo finora riscontrato la presenza di gruppi organizzati dediti al traffico o allo spaccio di queste nuove droghe di sintesi” afferma il
commissario capo della Sezione antidroga della polizia cantonale Stefano Mayor. I sequestri dei funzionari doganali trasmessi alla polizia cantonale si limitano nel 2014 ad una cinquantina di invii postali ai quali va aggiunto qualche sequestro effettuato in discoteca durante i controlli di sicurezza. “Le cifre nei primi mesi del 2015 tendono però ad aumentare – aggiunge Mayor – ma l’incremento è dovuto ad un maggiore interesse delle dogane rispetto al fenomeno piuttosto che ad un aumento dei consumi”.

Il fatto che la diffusione sia circoscritta non significa che le NPS debbano essere prese sottogamba, tanto che anche Dipendenze Svizzera ha di recente pubblicato per la prima volta un opuscolo informativo a riguardo. “Il fenomeno è sommerso – afferma ancora Guido De Angeli – non siamo più ai tempi del consumo a scena aperta dove gli operatori sociosanitari potevano fare il loro lavoro coi tossicomani”. Ora tutto e filtrato e si iscrive nella quotidianità. L’approvvigionamento e il consumo avvengono nelle quattro mura di casa: una casa collegata ad internet.

Le NPS sono nate circa 15 anni fa. Nel 2000 a Locarno venne aperto un negozio vero e proprio che le vendeva ma la magistratura lo fece subito chiude. Il titolare venne condannato per infrazione alle norme sui farmaci. Nella foto parte delle sostanze sequestrate e conservate a Mendrisio negli uffici del farmacista cantonale.

Le NPS sono nate circa 15 anni fa. Nel 2000 a Locarno venne aperto un negozio vero e proprio che le vendeva ma la magistratura lo fece subito chiude. Il titolare venne condannato per infrazione alle norme sui farmaci. Nella foto parte delle sostanze sequestrate e conservate a Mendrisio negli uffici del farmacista cantonale.

  • rsi/ludoC

Una questione di fondo

Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale, è da almeno 15 anni che s’interessa al fenomeno. È ed da altrettanto tempo che ha lanciato l’allarme, come testimonia un suo articolo sulla diffusione di droghe progettate scritto già nel 2002. Per lui l’arrivo di nuove droghe di sintesi se non altro pone un interrogativo di fondo: è giusto proibire sostanze stupefacenti di cui, nel bene e nel male, si conoscono appieno gli effetti e per le quali è possibile se non altro stabilire delle raccomandazioni d’uso, con il rischio di spostare il consumo verso “sostanze di riserva” poco o per nulla conosciute e quindi più rischiose? Una risposta lo stesso Zanini non l’ha ancora trovata e pare difficile che la politica e la società civile si mostrino anche solo intenzionate a discutere la questione.

Quello che appare evidente è che la comparsa delle NPS si pone come un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più imponenti e che rappresenta un problema internazionale. L’arrivo di queste droghe non è cosa dell’altro ieri ma la modifica legislativa che permette di inserirle preventivamente nella lista delle sostanze vietate dalla legge svizzera sugli stupefacenti data di soli 4 anni. In molti altri Paesi simili restrizioni non sono ancora state introdotte e le nuove molecole vengono vietate solo dopo essere identificate e dopo che la loro diffusione diventa problematica. A volte quando per qualcuno è troppo tardi.

5-MAPM: un derivato anfetaminico venduto online con la dicitura "non per consumo umano". Sul sito dove viene venduta questa NPS ha ricevuto 84 recensioni.

5-MAPM: un derivato anfetaminico venduto online con la dicitura "non per consumo umano". Sul sito dove viene venduta questa NPS ha ricevuto 84 recensioni.

“Una questione di business”

Le droghe non sono mai state un problema nella vita di Marco. Ma lui è una mosca bianca: un chimico che conosce gli effetti di ogni singola molecola e che non ha mai consumato una sostanza senza sapere cosa fosse. La facilità con cui si possono acquistare le nuove droghe sintetiche spaventa anche lui: “Tutti, minorenni o maggiorenni, possono acquistarle. Non ci sono barriere. Nessuno fra chi le produce si preoccupa degli effetti collaterali, è sufficiente una piccolissima modifica e una molecola può risultare cancerogena per esempio. Non basta scrivere non destinato all’uso umano sulla confezione per pulirsi la coscienza”, spiega.

"Con questo – aggiunge – non voglio dire che per strada la situazione sia migliore, anzi. Per strada se compri eroina quando ti va male te la vendono tagliata al 90% e ti becchi una fregatura. Ma se il taglio è sbagliato... beh in quel caso è tutta un’altra storia. Pure lì è una roulette russa".

Ludovico Camposampiero

Dagli archivi RSI

25:58

Falò del 26/03/2015: Droghe sintetiche, la nuova minaccia

RSI Info 24.06.2015, 17:31

Correlati

Ti potrebbe interessare