Svizzera

Schweizerhalle, allarme rientrato

Dopo la fuga di una sostanza puzzolente da uno stabilimento chimico

  • 27 aprile, 06:47
  • 27 aprile, 13:02

RG 12.30 del 27.04.2024 La corrispondenza di Manuele Ferrari

RSI New Articles 27.04.2024, 13:02

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Di: ATS/Swing

Durante la notte (su oggi, sabato), le forze dell’ordine e di soccorso sono riuscite a tenere sotto controllo una fuga di sostanze chimiche che si è verificata venerdì sera a Schweizerhalle, vicino a Basilea, provocando una nube acida e con un forte fetore. Le autorità hanno così potuto revocare l’allarme per la popolazione della zona che era invitata a non uscire di casa e a tenere chiuse porte e finestre delle loro abitazioni.

Dopo circa sei ore di intervento, i servizi di emergenza sono riusciti a bloccare le perdite nell’impianto chimico di Cabb, ha dichiarato la polizia cantonale di Basilea Campagna in un comunicato diffuso sabato mattina presto. La sostanza rilasciata venerdì sera era cloruro di acile. La quantità esatta non è ancora nota così come non sono ancora del tutto chiari i problemi che hanno causato la perdita. Tuttavia, le misurazioni effettuate in varie località della regione non hanno rivelato livelli elevati in nessun momento, afferma la polizia.

La fuoriuscita, che ha provocato la formazione di una nube ben visibile e di forti odori sgradevoli, si è verificata intorno alle 21.00 in una fabbrica appartenente alla Cabb, un’azienda specializzata in prodotti chimici.

Diverse perdite

Il sito Alertswiss dell’Ufficio federale della protezione civile ha dato l’allarme alle 22, consigliando alla popolazione di chiudere porte e finestre e di spegnere gli impianti di ventilazione e di condizionamento. Contattata dall’agenzia di stampa Keystone-ATS, la polizia ha dichiarato che l’allarme era stato lanciato per precauzione ma che nessuno era rimasto ferito.

Negli ultimi anni si sono verificate diverse fughe di sostanze chimiche in edifici della regione. Il più grande disastro chimico si è verificato nel 1986, quando è scoppiato un incendio in un magazzino dell’azienda chimica Sandoz. Allora andarono in fumo oltre 1’000 tonnellate di sostanze chimiche varie, 20 delle quali si riversarono nel Reno con l’acqua antincendio, facendo diventare il fiume rosso fino al suo estuario nei Paesi Bassi.

Notiziario

RSI Svizzera 27.04.2024, 06:45

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