Bastano 50 grammi al giorno e il rischio di tumore al colon rettale cresce del 18%. La sua assunzione aumenta anche il pericolo di sviluppare altri tumori: in particolare del pancreas e della prostata. Non parliamo di sostanze vietate ma di un prodotto che molti di noi mangiano tutti i giorni: la carne. O meglio: la carne rossa trattata. Sotto accusa sono finiti insaccati, wurstel, prosciutto, salsicce. A dirlo è l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) che fa capo all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e che è arrivata a questa conclusione dopo aver analizzato 800 studi che trattavano il legame tra l’assunzione di proteine animali e il cancro .
E così questi alimenti sono finiti nella lista delle sostanze ad alto rischio di procurare il cancro. Affettati pericolosi come fumo, amianto, benzene e arsenico? Sì, anche se con rischi statistici diversi e ovviamente inferiori. La causa sarebbe da cercare nelle sostanze che vengono aggiunte alla carne per lavorarla, in particolare nitriti e nitrati, che si chiamano anche E249, E250, E251 ed E252, sia per la presenza eccessiva di sale, che è un fattore a rischio. Meno pericolose, si fa per dire, le carni rosse non lavorate (tutte le carni di mammiferi, quindi manzo, maiale, coniglio, agnello, cervo, ecc.), inserite fra le sostanze ”probabilmente cancerogene”. In questo caso il rischio si corre a partire da 100 grammi al giorno.
La notizia è esplosa come una bomba, anche perché il consumo di carne è in continua crescita. In Svizzera mangiano in media quasi mezzo chilo di carne a settimana, trattandosi di una media c’è una parte di popolazione che supera i limiti consigliati dall’OMS. Patti chiari affronta il tema presentando un’inchiesta che mostra i retroscena di questa decisone, i risultati di alcune ricerche prese in considerazione dallo IARC, e dà voce ad alcuni degli scienziati che per primi hanno lanciato l’allarme, ma anche a testimoni che raccontano la loro esperienza di mangiatori di carne ammalatisi e diventati poi vegetariani. Ma cosa si rischia davvero mangiano ogni giorno carne rossa, come vanno letti i dati presentati dallo IARC, come dobbiamo comportarci quando mettiamo della carne nel nostro piatto e quale dobbiamo preferire?
A dibattere nello studio di Patti chiari Paolo Vineis, professore nonché uno dei ricercatori che ha stilato lo studio IARC tanto discusso; Franco Berrino, epidemiologo ed esperto di correlazione tra cibo e tumori; Ruedi Hadorn, Direttore dell'Unione professionale svizzera della carne; Evelyne Battaglia, Commissione federale dell'alimentazione.
Tutto quello che non avete mai osato chiedere sui rischi collegati al consumo di carne e sui pericoli che corriamo mangiandola.
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