Negozi aperti fino alle 19.00 in settimana, fino alle 18.30 il sabato, per tre domeniche all'anno e per le feste infrasettimanali non parificate alla domenica. E' quello che prevede la revisione della legge sull'apertura dei negozi, approvata dal Gran Consiglio ticinese, contro la quale è stato lanciato un referendum (dopo le 9'594 firme raccolte dal sindacato UNIA).
Secondo il Consiglio di Stato ed il Parlamento l'attuale legge non è più al passo coi tempi. Quella nuova introduce orari di apertura uguali durante tutto l'anno in tutti i comuni, diminuisce la necessità di far capo a deroghe ed è uno strumento valido contro il turismo degli acquisti.
Per i contrari invece è un primo passo verso una totale liberalizzazione in una società che lavora e produce 24 ore su 24 e dunque peggiora la qualità di vita dei lavoratori del settore, condannando al contempo molti piccoli commercianti.
redMM
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