Fino a pochi anni fa aveva più di 2'000 abitanti, adesso non arriva a 1'600. “Il Municipio che uscirà dalle urne il prossimo 10 aprile dovrà essere in grado di cogliere le sfide per il rilancio del paese unendosi, magari, con altri comuni dell’Alta Valle Leventina”. Così un airolese DOC, Tiziano Gagliardi, già direttore di Ticino Turismo, nato e cresciuto e tuttora domiciliato ad Airolo e che ha vissuto cambiamenti "epocali" per il suo Comune.
Airolo, la galleria, la funivia e le prossime sfide
I primi veicoli transitano nella galleria del S. Gottardo. Era il 5 settembre 1980
RSI Info 15.03.2016, 19:38
Nell’intervista Gagliardi ripercorre quelle che sono state le tappe salienti che hanno contraddistinto grossi cambiamenti nella comunità airolese, a cominciare da quel 5 settembre di 36 anni fa allorquando venne aperta la galleria autostradale del San Gottardo.
La Valle Bedretto forse un giorno si aggregherà con Airolo
In questi anni, come spiega il nostro interlocutore, vi sono stati altri momenti che hanno portato Airolo sotto i riflettori della cronaca cantonale e nazionale. La perdita di impieghi federali (FFS e esercito soprattutto), il mancato rilancio turistico della zona, una certa difficoltà ad essere più propositivi, la diminuzione del numero di abitanti e la chiusura di commerci ed esercizi pubblici.
"Sfruttare le potenzialità della piana di Quinto"
Le sfide del futuro sono lì da cogliere: il rilancio turistico sfruttando le sinergie con altri comuni dell’Alto Ticino. Proprio il tema aggregativo (un progetto cantonale in tal senso è sempre orfano della consultazione popolare) con la Valle Bedretto e i comuni di Quinto e di Dalpe (che non voterà in quanto il Municipio è stato eletto tacitamente) potrebbe essere una delle prime sfide per il nuovo esecutivo post 10 aprile per ridare slancio a tutta la regione. A tutto ciò potrebbe contribuire la nuova pista, che non è solo pista, della Valascia.
Stefano Wingeyer