Economia e Finanza

Borsa, persi 140 miliardi

La somma corrisponde all'intero PIL svizzero di un trimestre; primi effetti dell'abolizione del cambio fisso

  • 15 gennaio 2015, 16:26
  • 7 giugno 2023, 03:32
Alle 11.30 il peggio doveva ancora succedere

Alle 11.30 il peggio doveva ancora succedere

  • Keystone

La borsa svizzera ha dovuto far fronte al peggiore arretramento della sua storia: l'abbandono della soglia minima di cambio euro/franco da parte della Banca nazionale svizzera ha scatenato una corsa alle vendite, con l'indice dei valori guida SMI che è arrivato in giornata a perdere il 14% per poi chiudere a 8400,61 punti, in flessione dell'8,67% rispetto a ieri. Analogo l'andamento del listino globale SPI, che ha perso l'8,58% a 8284,45 punti.

A meno di un’ora dall’annuncio, giunto a sorpresa, la piazza finanziaria elvetica aveva già subìto una perdita dell’8%. Dopo una leggera ripresa, il crollo è stato ancora più importante, raggiungendo il -14% poco prima delle 13..00. Sono andati così persi 140 miliardi di capitalizzazione borsistica, un valore corrispondente al prodotto interno lordo di un intero trimestre.

Il momento peggiore di una giornata febbrile è stato vissuto attorno alle 12.30

Il momento peggiore di una giornata febbrile è stato vissuto attorno alle 12.30

  • SwissExchange

Gli investitori temono guai seri per l’export svizzero e sono scattati gli ordini di vendita in massa. Il volume di contrattazioni a mezzogiorno era già di quattro volte superiore rispetto a un’intera normale giornata.

A partire dal valore minimo del giorno, è ripartito un certo recupero: intorno alle 15 la perdita si è stabilizzata a poco più del 9%.

RedMM/ats/mrj/bin

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