Credit Suisse è piombato nelle cifre rosse nel 2015. Il colosso bancario elvetico ha infatti registrato lo scorso anno una perdita netta di 2,944 miliardi di franchi, a fronte di un utile di 1,87 miliardi nel 2014.
La causa principale di questa flessione è legata ad una svalutazione dell'avviamento di 3,8 miliardi di franchi, si legge in un comunicato odierno. A pesare sul risultato vi sono però stati anche costi di ristrutturazione e poste per regolare contenziosi giuridici. Il titolo è andato a picco alla Borsa di Zurigo, perdendo il 9% in apertura.
Al memento di pubblicare i risultati del terzo trimestre, la banca aveva annunciato la sua nuova strategia che coincide con l'arrivo del nuovo CEO Tidjane Thiam; le perdite di oggi, spiega il responsabile della redazione economica del radiogironale della RSI, Luca Fasani, sono anche da mettere in relazione con questo cambio della guardia: da una parte c'è la nuova strategia che porta a dei costi, ma dall'altra la nuova direzione ha tutto l'interesse a svuotare gli armadi subito per poi ripartire da una posizione migliore. La prevista di riduzione dell'organico di 4'000 impieghi sarà accelerata.
ATS/RG/Red.MM
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RG 12.30 del 04.02.2016 Il servizio di Luca Fasani
RSI Info 04.02.2016, 13:34
RG 12.30 del 04.02.2016 L'intervista di Marzio Minoli al patron Tidjane Thiam
RSI Info 04.02.2016, 13:35
RG 08.00 del 04.02.16 - Luca Fasani in studio con Giuseppe Bucci
RSI Info 04.02.2016, 10:42
RG 18.30 del 4.2.2016 Il servizio di Marzio Minoli
RSI Info 04.02.2016, 19:48