La quarta rivoluzione industriale causerà entro il 2020 un calo dell'impiego dell'ordine di circa cinque milioni di posti di lavoro. Lo mostra uno studio pubblicato oggi, lunedì, dal Forum economico mondiale (WEF), secondo il quale i cambiamenti tecnologici e della digitalizzazione faranno scomparire sette milioni di impieghi, ma ne creeranno due milioni. La quarta rivoluzione industriale è il tema principale dell'incontro annuale del WEF a Davos, che comincerà mercoledì.
La trasformazione interesserà tutti i settori e tutti i paesi, ma l'impatto avverrà in misura più o meno varia. Il rischio concreto, secondo il fondatore del WEF Klaus Schwab, è quello di un incremento della disoccupazione, se i lavoratori non verranno formati in modo tale da poter affrontare questi sviluppi.
Gli esperti hanno studiato quanto sta avvenendo in 15 paesi, specificando che l'Asia, la Gran Bretagna, il Messico, gli Stati Uniti e la Turchia saranno in grado di compensare i posti andati persi con quelli creati. La Svizzera non è compresa nella ricerca.
ATS/ads