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Autopsia, sono armi chimiche

L’esame dei corpi di 3 vittime dell’attacco in Siria indica, secondo la Turchia, il ricorso a gas proibiti. Assad: "Complotto USA"

  • 6 aprile 2017, 15:49
  • 23 novembre, 06:09
Esperti del'Organizzazione mondiale della sanità a Adana per l'esame dei corpi

Esperti del'Organizzazione mondiale della sanità a Adana per l'esame dei corpi

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Nella città siriana di Khan Scheikhun sono state utilizzate armi chimiche. Lo affermano le autorità turche sulla base dei risultati di tre autopsie compiute sui corpi di vittime dell’attacco del 4 aprile nella provincia di Idlib.

Lo riporta l’agenzia stampa Anadolu citando di ministro della giustizia Bekir Bozdag. I tre erano stati trasportati in Turchia, assieme a un’altra trentina di persone, per tentare di salvare loro la vita. Dopo la loro morte si è proceduto all’esame autoptico nella città di Adana.

Come gli Stati Uniti, anche la Turchia accusa il presidente siriano Bashar al-Assad di essere responsabile dell’aggressione. Il presidente turco Erdogan lo ha definito un “assassino”.

Damasco: "E' un complotto USA"

Intanto la Siria afferma di essere vittima di un complotto internazionale guidato dagli Stati Uniti assieme a Francia e Gran Bretagna. Lo ha ribadito il presidente Bashar al-Assad intervistato dalla stampa a Damasco.

Il presunto attacco chimico nella Siria centro-settentrionale è stato da più parti attribuito al Governo siriano. Nell’intervista non si fa comunque menzione della questione dell'attacco con sostanze tossiche.

RedMM/afp/mas

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