Nella città siriana di Khan Scheikhun sono state utilizzate armi chimiche. Lo affermano le autorità turche sulla base dei risultati di tre autopsie compiute sui corpi di vittime dell’attacco del 4 aprile nella provincia di Idlib.
Lo riporta l’agenzia stampa Anadolu citando di ministro della giustizia Bekir Bozdag. I tre erano stati trasportati in Turchia, assieme a un’altra trentina di persone, per tentare di salvare loro la vita. Dopo la loro morte si è proceduto all’esame autoptico nella città di Adana.
Come gli Stati Uniti, anche la Turchia accusa il presidente siriano Bashar al-Assad di essere responsabile dell’aggressione. Il presidente turco Erdogan lo ha definito un “assassino”.
Damasco: "E' un complotto USA"
Intanto la Siria afferma di essere vittima di un complotto internazionale guidato dagli Stati Uniti assieme a Francia e Gran Bretagna. Lo ha ribadito il presidente Bashar al-Assad intervistato dalla stampa a Damasco.
Il presunto attacco chimico nella Siria centro-settentrionale è stato da più parti attribuito al Governo siriano. Nell’intervista non si fa comunque menzione della questione dell'attacco con sostanze tossiche.
RedMM/afp/mas