Sono state rilasciate dalla polizia tedesca le quatto persone fermate stamane, giovedì, poiché sospettate di essere in contatto con Anis Amri, il presunto autore della strage con il camion al mercatino di Natale di Berlino, tutt'ora ricercato. La frenetica caccia al terrorista, dunque, continua tra arresti, rilasci e smentite.
Perquisizioni sono state effettuate in un centro profughi a Emmerich sul Reno, in Nordreno-Vestfalia al confine con l'Olanda, e a Dortmund, sempre nella Germania centro occidentale. Stando a un portavoce della procura generale federale a Karlsruhe, citato dall'agenzia DPA, "al momento sono in corso misure in tutta la Germania". Misure non meglio precisate, che potrebbero portare nelle prossime ore al fermo o all'arresto anche di altre persone.
Intanto le impronte di Anis Amri, il tunisino ricercato dopo l'attentato al mercatino di Natale nella capitale tedesca, sono state rinvenute sul volante e sulla portiera del TIR utilizzato per la strage.
Nel frattempo il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, ha confermato la morte di Fabrizia Di Lorenzo, l'italiana che risultava dispersa nella strage di Berlino.
ATS/M.Ang.
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