La sola sequenza di fotografie di un bimbo siriano di 3 anni morto sulla spiaggia di Bodrum, nota località turistica della Turchia, dice più di tante parole e scuote l’Europa. La tragica immagine, un simbolo della tragedia che sta vivendo il popolo siriano, in poche ore, è finita sulla prime pagine dei media di tutto il mondo.
La famiglia del piccolo cercava di raggiungere Kos in Grecia. La sequenza mostra il piccolo corpo sulla spiaggia, sdraiato a testa in giù con la testa nella sabbia di fronte al mare, ed un poliziotto turco che lo raccoglie. Un'immagine forte, che sembra aver risvegliato solo oggi le conoscenze di molti, su un fenomeno che si trascina oramai da diversi mesi, interessando soprattutto le acque del Mediterraneo. La polizia turca ha arrestato quattro siriani, i presunti passatori.
Una bambina chiamata Speranza, invece, è nata nella stazione ferroviaria di Budapest. Il suo sorriso dona un po' di speranza al dramma dei migranti che riempie quotidianamente le pagine di giornali e televisioni. Il SUN, primo a darne notizia, sottolinea: "È vita e morte". La piccola, figlia di profughi siriani, sarebbe venuta alla luce in un sottopassaggio, fra centinaia di disperati accampati alla meglio in attesa di un treno.
joe.p./CaL/bin
Dal TG20:
RG delle 12.30 del 3 settembre 2015; le considerazioni del giornalista Gianluca Grossi