La prigione dove è detenuto Anders Behring Breivik ha per ora escluso che le condizioni carcerarie del terrorista cambieranno. E questo nonostante il fatto che mercoledì il tribunale di Oslo gli abbia dato ragione, accusando lo Stato di violazione dei diritti dell’uomo.
La giudice Helen Andenaes Sekulic ha descritto come disumano e degradante il fatto che il 37enne sia isolato dal momento della sua cattura in seguito al massacro, nel 2011, di 69 persone sull’isola di Utoya e 8 nella capitale norvegese.
Lo Stato non ha ancora deciso se ricorrere contro la decisione del tribunale, che comunque, ha sottolineato il direttore del carcere di Skien, “non è ancora applicabile”.
Breivik nel suo isolamento ha a disposizione tre celle, nelle quali ha l’accesso a due docce, due televisioni, diverse console di videogiochi e attrezzi da ginnastica.
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