Kalashnikov sulle spalle, tunica sporca di sangue, sguardo tra l'aggressivo e l'allucinato. Un Dio barbuto (ma un Dio generico, di tutte le religioni) e la scritta: "Un anno dopo, l'assassino è ancora in libertà". È questa la vignetta - disegnata da Laurent Sourisseau, in arte Riss - scelta da Charlie Hebdo per la copertina del numero in edicola il 6 gennaio 2016.
A un anno dall'attentato jihadista contro il settimanale francese (era il 7 gennaio 2015), Charlie Hebdo pubblica un numero dedicato alla strage, costata un totale di 17 morti, la cui commemorazione occuperà anche una parte dell'agenda presidenziale.
Il numero speciale - con una tiratura di un milione di copie, migliaia delle quali destinate alle edicole di tutta Europa - contiene, tra l'altro, una raccolta con decine di caricature disegnate dalle firme che hanno fatto la storia del settimanale (Cabu, Wolinski, Charb, Tignous, Honoré). Riis, nel suo editoriale, difende la laicità e denuncia il fanatismo intollerante verso chi "osa ridere della religione".
Reuters/ANSA/M.Ang.