La costa turca dista dall'isola greca di Chios solo dieci chilometri. Anche per questo sull'isola, poche decine di migliaia di abitanti, quotidianamente arrivano, da settimane ormai, centinaia di profughi.
Equilibri instabili
"All'inizio - spiega il sindaco
Manolis Vournous arrivavano 50-60 persone al giorno. Adesso, complice l'inverno alle porte, si arriva a punte di 400-500 persone al giorno". Chios, come gli altri Comuni greci, non hanno le risorse per far fronte a questa situazione. C'è il buon cuore della popolazione, certo, ma come rileva
Natassa Strachini, avvocata e presidente dell'Ong
Lathra, i profughi vanno ad aggiungersi ai greci che la crisi economica ha ridotto allo stato di povertà. Senza contare che, come testimonia il presidente della Croce Rossa di Chios, dott.
Simos Gerazounis, la situazione sanitaria è ampiamente al di là del limite. Così, mentre i
naufragi e i morti non fanno quasi più notizia, da
Chios giunge, un disperato S.O.S.
Chios, l'isola che sprofonda - di L. Dakalakis e C. Sulmoni
RSI Info 02.11.2015, 12:12
Red. MM