Il Governo del Kenya ha intimato all'ONU la chiusura del campo profughi di Dadaab, il più grande al mondo con mezzo milione di somali fuggiti dal loro paese, affermando che la struttura è anche un "centro di reclutamento per i terroristi, in particolare di al Shaabab". Tempo per portare a termine l'operazione: tre mesi.
È una delle prime misure prese all'indomani della strage all'università di Garissa, dove 147 studenti, in prevalenza cristiani, sono stati uccisi da al Shaabab. "Le autorità non lo hanno ancora comunicato ufficialmente", spiega Emmanuel Niabera, portavoce dell'alto commissariato dell'ONU per i rifugiati ai microfoni del radiogiornale. "Il campo è presente nel nord est del Kenya da oltre 20 anni a causa della guerra in Somalia".
"La chiusura è una sfida logistica ai limiti dell'impossibile", conclude il rappresentante, "soprattutto perché per la maggior parte delle persone non ci sono le condizioni per rientrare in patria con sicurezza".
ATS/px