La Francia stanzierà diversi miliardi di euro aggiuntivi per la lotta al cambiamento climatico in Africa. Lo ha annunciato martedì François Hollande durante una riunione nel quadro del Vertice mondiale sul clima (COP21) a Parigi.
In particolare il presidente francese ha detto che il finanziamento per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel continente aumenterà del 50% superando i 2 miliardi sul periodo 2016-2020.
Per lottare contro la desertificazione, inoltre, verranno triplicati gli accordi bilaterali per raggiungere il miliardo di euro di aiuti per il progetto della "muraglia verde" per il Sahara e il Sahel contro la desertificazione e per la preservazione del lago Chad e del fiume Niger.
"La Francia vuole dimostrare che è possibile ottenere rapidamente risultati concreti", ha comunicato l’Eliseo.
Verso negoziati "brutali"
Il COP21 ha come scopo la stesura di un accordo (che molti vorrebbero vincolante) che permetta di contrastare efficacemente il cambiamento climatico e limitare il riscaldamento del pianeta. "Non sarà una passeggiata", ha scritto l’ONG britannica OXFAM, anzi, "sarà brutale".
Dopo i grandi discorsi dei leader mondiali, martedì si è entrati nel vivo delle discussioni su un progetto di testo da 55 pagine che lascia molte opzioni aperte. Bisognerà trovare dei compromessi che mettano d’accordo tutti: dalle Isole Salomone (che rischiano di sparire con l’innalzarsi del livello delle acque) ai grandi paesi inquinatori, come gli Stati Uniti, la Cina e l’India.
Narendra Modi ha frenato le aspetattive riguardo all'impegno dell'India
Proprio il premier di quest’ultimo paese, Narendra Modi, lunedì ha smorzato l’ottimismo dichiarando che "se per il suo sviluppo l’India dovrà continuare a usare carbone, lo farà. Scaricare il peso di ridurre le emissioni di CO2 sui paesi in via di sviluppo sarebbe eticamente un errore", ha detto.
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