La sequenza sismica che, a partire dal 24 agosto 2016, ha colpito il Centro Italia, ha provocato danni per 23,5 miliardi di euro; la cifra include sia i danni strutturali veri e propri sia i costi per l'emergenza e tiene conto dell'ultima scossa del 18 gennaio 2017.
Il fascicolo completo relativo alla stima e ai costi legati al terremoto in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo è stato trasmesso dal Dipartimento della protezione civile a Bruxelles, per l'attivazione del fondo di solidarietà dell'UE, che sostiene i paesi membri colpiti da catastrofi naturali.
Il 13 febbraio scorso, il presidente della Corte dei conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, aveva sottolineato che i ripetuti terremoti dall'agosto scorso sono sì "eventi eccezionali" ma producono "effetti continuativi" e "di questo aspetto non può non tenersi conto, anche in sede europea" nella valutazione dei conti.
Ricordiamo che, nell'ottobre 2016, Roma ha risposto alle critiche sollevate da Bruxelles sulla legge di bilancio italiana, giustificando l'ecceso di deficit con le spese extra e impreviste sostenute per fare fronte non solo ai danni causati dai terremoti ma anche all'emergenza immigrazione.
ATS/M. Ang.