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"Expo? Città del futuro"

Mauro De Cillis convinto: "Rifiuti una risorsa; puntare su recupero e zero discarica" (II parte)

  • 20 ottobre 2015, 08:11
  • 7 giugno 2023, 13:37

Città Expo, un modello che piace

RSI Mondo 09.10.2015, 13:52

È tempo di bilanci per Expo a Milano, che si appresta a chiudere i battenti. L'evento, in sei mesi, si stima abbia ospitato oltre 20 milioni di visitatori, più di 110'000 al giorno, e prodotto una montagna di rifiuti, 6'000 tonnellate. Una vera e propria città nella città grande, per numero di presenze, quanto Bergamo, Novara, Losanna o Winterthur, che sembra aver trovato l'uovo di colombo nella gestione dell'immondizia, che da costo è stata trasformata in risorsa.

In questa nostra seconda puntata dedicata agli scarti, in senso lato, abbiamo voluto capire se un'alternativa alla gestione "tradizionale" del pattume, ovvero discarica o inceneritore, esista. Ebbene sì, e l'Esposizione universale sembra esserne la prova.

Rifiuti, non solo costi

“Di tutti i rifiuti prodotti a Expo nulla è finito in discarica”, ci racconta soddisfatto Mauro De Cillis, responsabile operativo AMSA-Gruppo A2A, che con un pizzico d'orgoglio ricorda: “Qui, la parola d’ordine è raccolta differenziata, siamo riusciti a raggiungere il tasso del 70%. Recuperiamo quasi tutto, compreso il pietrisco raccolto dallo spazzamento dei viali, che viene riutilizzato per la produzione di calcestruzzo”.

"Il vetro viene recuperato, la carta viene recuperata, la plastica viene recuperata...", sottolinea il funzionario che aggiunge: "Expo può, per certi versi, essere considerata la città del futuro. La nostra gestione dei rifiuti è da manuale... Le dirò di più, la nostra pianificazione è ritenuta innovativa a tal punto che diversi paesi ci hanno contattato per conoscere questo nostro concetto e piano d'azione". Insomma, una alternativa alla "vecchia" gestione degli scarti esiste, stando a De Cillis, anche se per raggiungere questo livello bisogna, oltre che crederci, investire risorse e capitali.

Lino Bini

Alcune cifre:

Ad Expo, con il 24% sul totale, l’umido rappresenta la frazione principale dei rifiuti riciclabili avviati a recupero, seguono carta e cartone, con il 16% del totale, il vetro a quota 14% e gli imballaggi in plastica e metalli per un 10%. Nei viali di comunicazione e negli spazi comuni dell’area espositiva sono stati collocati circa 2'000 cestini per la raccolta di carta, vetro, organico e plastica. AMSA, società del gruppo A2A, si occupa di servizi ambientali e assicura la pulizia e la gestione del ciclo dei rifiuti a 2,3 milioni di persone in Lombardia, distribuite su un’area di 283 Kmq.

Per saperne di più:

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