Continua il braccio di ferro a distanza tra Atene e i creditori internazionali. Mercoledì il primo ministro greco Alexis Tsipras ha affermato che “se non raggiungeremo un compromesso onorevole, diremo di no alle proposte sottoposteci”. Il premier ha spiegato che il suo Governo ha ricevuto il mandato di concordare un accordo sostenibile e giudicherà il risultato dei negoziati sulla base della sua fattibilità economica e accettabilità sociale.
Tsipras ha escluso nel contempo che a decidere saranno Esecutivo e Parlamento, escludendo di volersi rivolgere al popolo greco. Senza contare che sempre per il leader ellenico, l'insistenza di creditori internazionali sui tagli alle pensioni è “incomprensibile”.
A sconfessare le dichiarazioni di Tsipras ci ha pensato il Commissario per gli affari economici di Bruxelles, Pierre Moscovici, il quale ha rimarcato che “è assolutamente falso dire che la Commissione voglia imporre misure di austerità”, senza contare che “Juncker ha personalmente proposto al premier greco” misure per alleviare il peso sui cittadini “ma attendiamo ancora risposte”.
Intanto la Banca di Grecia ha avvertito che il mancato raggiungimento di un accordo fra il Governo di Atene e le istituzioni creditrici si tradurrà in un'insolvenza e di conseguenza la Grecia sarà costretta ad uscire non solo dall'euro ma anche dall'UE. Il monito al premier Tsipras è venuto sotto forma di un rapporto diffuso dall’istituto bancario ellenico.
ATS/AGI/AFP/EnCa
RG 12.30 del 17/06/2015 - Il servizio di Luca Fasani
RSI Info 17.06.2015, 17:43