Doppio sì per Tsipras. Dopo l'ok della Troika, i parlamentari greci hanno approvato - con 251 sì, 32 no e 8 astenuti - la mozione del Governo che chiedeva l'autorizzazione per una serie di proposte di riforma come base per i negoziati per un terzo programma di aiuti internazionali.
Il numero dei sì rappresenta in sé un dato politico importante perché - nonostante la defezione, secondo il quotidiano Kathimerini, di almeno 17 membri di Syriza (assenti al momento del voto o astenuti come l'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, il presidente della camera, Zoe Constantopoulou e del ministro dell'Energia e leader dell'ala sinistra del partito, Panagiotis Lafazanis e 2 che hanno votato no) - la proposta ha avuto molti più voti della maggioranza di 162 voti (149 di Syriza e i 13 della destra nazionalista di Anel) su cui può contare il governo.
Il piano di riforme e tagli da 13 miliardi di euro in due anni (3 in più rispetto a quello chiesto dai creditori prima del referendum di domenica scorsa) è stato appoggiato da almeno altri 100 deputati: la maggioranza dei centristi filo europei di To Potami (17 voti) ma anche molti del centro destra di Nea Dimokratia (76 deputati) e del Pasok (13).
ats/joe.p.
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