Le sirene hanno ricominciato a suonare a Kiev, dove da stasera c'è il coprifuoco. Le autorità locali hanno invitato tutti i cittadini a trovare rifugio in bunker e sotterranei, prevedendo "pesanti raid aerei", secondo i media locali.
Intanto la capitale ucraina resiste, per ora, agli attacchi, anche via terra, da parte dei soldati russi. E mentre Kiev arma anche i cittadini, Berlino invierà armi anticarro e missili all'Ucraina. Nel frattempo il presidente USA Joe Biden ha affermato che "l'alternativa all'imposizione di dure sanzioni alla Russia sarebbe la terza guerra mondiale".
Sul fronte delle sanzioni, sabato sera i Paesi occidentali hanno adottato una nuova serie di azioni contro Mosca, compresa la decisione di escludere le banche russe dalla piattaforma interbancaria Swift. Questo include "tutte le banche russe già sanzionate dalla comunità internazionale, così come altre istituzioni se necessario", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il portavoce del governo tedesco, il cui Paese è attualmente alla presidenza del forum del G7. Le misure sono state prese da Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Canada, Italia e Commissione europea.
La terza giornata di guerra ha visto una lenta avanzata delle truppe di Mosca e allo stesso tempo una forte risposta da parte delle milizie ucraine. Nella notte, la capitale è stata teatro di bombardamenti e scontri. Nelle ultime ore però Mosca ha deciso di voler allargare la sua offensiva sul territorio ucraino. Intanto però, il sindaco di Kiev, Klitschko, ha annunciato un coprifuoco a partire dalle 17 (16 ora svizzera) fino alle 8 e fino al 28 febbraio in città. Ai cittadini sono state consegnate armi e munizioni.
Il presidente ucraino Zelensky, da parte sua, in una serie di video ha ribadito la sua posizione: di non voler lasciare il paese e di voler continuare a combattere contro l’invasione russa. Sul piano delle perdite, tutte informazioni non verificabili in maniera indipendente, l’Ucraina parla di diversi civili feriti e di quasi 200 morti. Il Governo di Kiev afferma inoltre di aver ucciso 3'500 soldati russi e di averne catturati 200.
Continua nel frattempo la fuga soprattutto di donne e bambini nei paesi confinanti: sono decine di migliaia le persone che stanno cercando un posto sicuro. E nel mondo, oltre alle azioni diplomatiche, in moltissimi sono scesi in piazza per chiedere la fine delle violenze.
La mappa del conflitto.
Alessandra Spataro, Antonio Civile, Stefano Wingeyer, Simone Fassora, Massimiliano Angeli