Quinta notte consecutiva di disordini a Ferguson, nel Missouri, dove la polizia è intervenuta con i lacrimogeni contro la folla che protesta per la morte di Michael Brown, il giovane di colore ucciso da un agente sabato mentre, disarmato, stava andando a casa della nonna.
La notte di Ferguson
Ora, dopo il lancio di bombe molotov, i saccheggi, le decine di arresti, si teme che il caso possa innescare una rivolta più ampia, come quella che mise a ferro e fuoco Los Angeles, in seguito all'assoluzione dei poliziotti responsabili del pestaggio ai danni di Rodney King.
Le immagini della protesta
Le polemiche crescono anche per il modo in cui stanno operando le forze dell'ordine che, secondo la CNN, hanno annunciato di non considerare più le manifestazioni pacifiche. Gli agenti non hanno risparmiato le manette a due giornalisti del Washington Post e dell'Huffington Post, al lavoro sul caso.
Tanti gli arresti
Intanto l'opinione pubblica si chiede perché le autorità non abbiano reso nota l'identità dell'agente che ha sparato a Brown, accusandole di voler proteggere "uno di loro".
M.Ang./ATS