Una personalità disturbata, forse vittima del bullismo, che ha voluto vendicarsi anche sui coetanei. Dalle prime informazioni raccolte è questo il profilo del 18enne tedesco-iraniano responsabile dell'uccisione di 9 persone a Monaco di Baviera.
Giornalisti davanti alla casa del killer
"Abbiamo indicazioni che l'autore della strage avesse disturbi psichici non irrilevanti", ha dichiarato il ministro dell'Interno della Baviera, Joachim Hermann. Mentre dal canto suo il procuratore di Monaco, Thomas Steinkraus-Koch, ha affermato che il giovane sparatore, poi suicidatosi, si era sottoposto a "terapia psichiatrica" ed era curato per depressione.
Omaggi resi alle vittime della strage
Il killer, inoltre, era ossessionato da due folli massacri degli ultimi anni, sui cui si era ampiamente documentato: quello nella scuola di Winnenden, 20 km da Stoccarda, dove un ex studente massacrò, nel 2009, 15 persone prima di suicidarsi e quello di Utoya, in Norvegia, cinque anni fa (69 morti a un campo estivo, più altri otto uccisi dall'estremista di destra Anders Breivik con un'autobomba a Oslo), strage di cui ieri (venerdì) cadeva proprio il quinto anniversario.
Non manca poi la componente del bullismo. "Ci sono indizi secondo i quali il killer di Monaco ne era stato vittima", ha sottolineato il ministro dell'Interno Thomas de Maizière a Berlino, al termine del gabinetto di crisi sulla sicurezza. Un anonimo ex compagno di classe ha rivelato in una chat che il 18enne prometteva "sempre" di "uccidere" i bulli che lo tormentavano.
ATS/ANSA/M.Ang.
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