Il
Governo ungherese mobilita le forze di sicurezza per far fronte all’afflusso di migranti che premono sulle sue frontiere. È stato deciso l'invio al confine con la Serbia di 2'100 poliziotti e si prevede di schierare anche l'esercito. I soldati avrebbero anche il compito di garantire la sicurezza lungo tutto il confine dove la situazione è tesissima (un portavoce ha fatto sapere che gli agenti hanno tirato dei gas lacrimogeni su un centro di migranti). La misura, per essere attuata, necessita dell’approvazione del Parlamento.
Filo spinato sul confine
Il paese ha iniziato la costruzione di un muro di filo di ferro lungo 175 chilometri vicino alla Serbia proprio per evitare l’arrivo dei rifugiati provenienti soprattutto da Siria e Afghanistan. Ieri, martedì, il relatore speciale dei diritti umani dei migranti delle Nazioni Unite, François Crépeau, ha bacchettato l’Unione Europea: "Non facciamo finta di pensare che quanto stia facendo", ha affermato, "funzioni veramente". Da parte sua il commissario europei per i diritti umani Nils Muižnieks ha criticato Bulgaria e Ungheria per la loro intenzione di schierare l'ersercito.
ATS/RED.MM.
Il nostro reportage: Il "mestiere" del migrante
Dal TG20:
RG 12.30 del 26.08.15 - L'inviato Tomas Miglierina in collegamento dalla frontiera serbo-ungherese