Giornata cruciale per la Grecia. Il Palramento di Atene dovrà dare oggi, mercoledì, il via libera a una serie di importanti riforme chieste dai partner europei per sbloccare il pacchetto di salvataggio di 80 miliardi di euro negoziato nei giorni scorsi a Bruxelles. Compito tutt'altro che facile per Alexis Tsipras chiamato a rispettare l'ultimatum, per dimostrare di "meritarsi" la fiducia, entro la mezzanotte di oggi. L'ala radicale di Syriza dirà comunque no, ma non è chiaro quanti saranno i "traditori".
Il Parlamento ellenico: la composizione delle forze
Il premier, per far passare le misure, avrà bisogno delle opposizioni: il sostegno di ND, Pasok e To Potami alle misure è scontato, ma questo porrà immediatamente un'urgente questione politica. Il Pasok e - in misura minore - ND sarebbero disposti a parlare di Esecutivo di unità nazionale, ma non To Potami, guidato dall'ex giornalista Stavros Theodorakis.
Tra gli scenari più probabili, elezioni generali a settembre, dagli esiti incerti: fino a qualche giorno fa Syriza era sempre forte nei sondaggi, ma l'accordo con i creditori, e la dura reazione che ha suscitato in Grecia, potrebbero spostare una gran quantità di voti altrove.
Ansa/px
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RG delle 8.00 del 15 luglio 2015; le considerazioni da Atene di Anna Valenti
RSI Info 15.07.2015, 10:37
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