Mondo

Lo strano candidato Soltysik

Paese che vai, elezioni che trovi, ma... anche negli USA non tutti i candidati passano in televisione

  • 9 aprile 2016, 09:37
  • 7 giugno 2023, 18:59
02:21

Chiamatemi "Mimi", candidato ufficiale del Partito socialista americano - di Riccardo Ferraris

RSI Info 09.04.2016, 17:35

Donald Trump, Hillary Clinton, Ted Cruz e Bernie Sanders: sono i nomi dei candidati alla Casa Bianca che da mesi occupano le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. A margine delle loro campagne milionarie (si calcola che Hillary Clinton abbia raccolto oltre 220 milioni di dollari in donazioni private) si muove un esercito di candidati minori, i cosiddetti Third Parties, che non appartengono né allo schieramento Democratico né a quello Repubblicano, ma che a tutti gli effetti hanno le carte in regola per succedere a Barack Obama nella Stanza Ovale.

Candidati come l'ecologista Jill Stein, medico sessantacinquenne, che per la seconda volta consecutiva prova la scalata come candidata del Green Party, il partito ambientalista d'America. Durante le elezioni del 2012 la Stein è riuscita a raggiungere il ballottaggio nell'85% degli Stati, portandosi a casa, a scrutini conclusi, il 7% dei voti. E ancora: Shawna Sterling, che dal Kentucky ha riunito un gruppo di seguaci ultra-cattolici nella lista 'Woman of Faith'. In cima alla lista delle cose da cambiare la Sterling mette la lotta all'obesità adolescenziale e la cancellazione definitiva degli Organismi Geneticamente Modificati. Non mancano candidature improbabili come quella del multi-milionario John McAfee, l'informatico proprietario dell'omonimo anti-virus che ad oggi si trova nel 50% dei computer a stelle e strisce. McAfee è in corsa con il suo Cyber Party che ha raccolto un discreto successo in rete con il motto 'Privacy. Freedom. Technology'.

Emidio "Mimi" Soltysik, dopo le elezioni primarie del partito, è stato nominato lo scorso anno il candidato ufficiale del Partito Socialista Americano, un movimento che mette insieme gruppi di volontari da tutto il Paese. I punti chiave della sua campagna sono l'aumento del salario minimo garantito e la fine dello sforzo bellico americano. Niente consulenti d'immagine, agenti della sicurezza o social media manager: Soltysik porta avanti la campagna dal suo appartamento di Los Angeles, la moglie lo aiuta a cercare nuovi contatti sul web, mentre Mimi accoglie personalmente i giornalisti preparando il caffe' e offrendo ciambelle . Anche questo e' uno dei tanti volti dell'America che si prepara alle elezioni del prossimo Novembre.

Riccardo Ferraris

Ti potrebbe interessare