Continua l’emergenza umanitaria costituita dalle migliaia di profughi Rohingya che sono in fuga dalle violenze subite in Birmania. Nei giorni scorsi circa 2'000 migranti sono approdati sulle coste malesi e indonesiane e negli ultimi tre anni sono oltre 100'000 i Rohingya che hanno dovuto scappare dalle violenze della maggioranza buddista thailandese.
Tuttavia, mercoledì la marina della Malesia ha dichiarato che respingerà i barconi carichi di profughi Rohingya e bengalesi, eccezion fatta per i navigli che stanno affondando, rimarcando che “se le imbarcazioni sono in grado di riprendere il mare, le riforniremo e le respingeremo”.
La Thailandia intanto si è rifiutata giovedì di concedere l’accesso al suo territorio a un battello con a bordo circa 300 migranti, mentre navigava alla deriva 17 miglia al largo delle sue coste occidentali. Secondo quanto riferisce un ufficiale tailandese, i profughi non volevano sbarcare nel paese ma giungere in Malesia o in Indonesia. I guardiacoste di Bangkok li hanno riforniti di acqua e cibo, ma non hanno rimorchiato la nave, né tantomeno l’hanno sospinta oltre le acque territoriali.
ATS/AGI/AFP/EnCa
Dal TG20:
RG 12.30 del 14.05.15 - La corrispondenza di Loretta Dal Pozzo