Gli investigatori olandesi che da oltre un anno stanno tentando di chiarire le origini dello schianto del volo MH17, precipitato sull’Ucraina nel luglio 2014 provocando la morte delle 298 persone che si trovavano a bordo, sul posto hanno trovato alcuni frammenti di missile. Potrebbero essere parti di un razzo del sistema terra-aria russo Buk al centro dei sospetti fin dai giorni immediatamente successivi al disastro.
I pezzi ritrovati, riferisce la BBC, vengono considerati dagli inquirenti del Comitato della sicurezza dell’ente olandese per la sicurezza del volo “di particolare interesse poiché potrebbero fornire maggiori informazioni su chi fu implicato nel disastro”. Gli stessi rilevano però di non avere prove concrete di una “connessione causale” con lo schianto del Boeing 777 della Malaysia Airlines precipitato in un’area controllata dai separatisti del Donbass filo-russi.
Il rapporto conclusivo dell’inchiesta condotta da un'équipe internazionale (coinvolge anche rappresentanti di USA, Russia, Gran Bretagna, Ucraina, Malaysia e Australia) dovrebbe essere pubblicato in ottobre.
Diem/ATS
Il reportage: La solitudine del campione