La Slovacchia non ci sta: mercoledì ha presentato ricorso presso la Corte europea contro la ridistribuzione dei migranti sulla base delle quote obbligatorie, approvate in settembre dai ministri degli Interni dell’Unione europea. Al paese sono state assegnate circa 2'300 persone, su un totale di 120’000. Bratislava ha assicurato di poter accogliere unicamente 25 famiglie cristiane provenienti dall’Iraq.
Sempre il 2 dicembre: nulla è cambiato
L’Ungheria invece, altro paese fortemente ostile a questa politica, ha svelato di essere a conoscenza di un piano semisegreto che prevede di ricollocare fra i 400’000-500'000 siriani in provenienza dalla Turchia nei paesi UE. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni, sono circa 878'000 i migranti giunti in Europa.
AFP/AlesS