Sarebbe di 800 morti il bilancio del naufragio di un barcone carico di migranti avvenuto domenica al largo delle coste della Libia. Lo hanno riferito l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM). Altre fonti parlano di 900 vittime.
Solo 28 persone sono sopravvissute e 27 di queste sono giunte nella notte al porto di Catania a bordo della nave dalla quale sono state soccorse. Tra queste, anche i due scafisti (il comandante tunisino e l’assistente siriano), che le autorità italiane hanno intanto arrestato e accusato di omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. I due sono stati indicati dai sopravvissuti che erano a bordo della nave.
Ci sarebbe stata una collisione
Uno dei due uomini, al comando del barcone al momento dell'incidente, sarebbe il principale responsabile della tragedia. Nel cercare di nascondersi e non farsi riconoscere avrebbe infatti pilotato con poca attenzione l'imbarcazione, facendola entrare in collisione con il mercantile King Jacob giunto in zona per prestare i soccorsi. Questa ricostruzione è stata fornita dai sopravvissuti.
ats/Notiziari/ansa/mrj
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