Il Governo del Mali e i gruppi armati che lo sostengono hanno firmato domenica un “accordo preliminare di pace e riconciliazione” per mettere fine alle violenze nel nord del paese, ma i ribelli domandano ancora del tempo prima di un accordo.
Il testo è il risultato di una mediazione delle Nazioni Unite e negoziato ad Algeri e cerca una soluzione all’instabilità del paese africano. È stato definito “equilibrato e benefico per la regione ” da Laurent Fabius, ministro degli affari esteri francese.
“Non è escluso che approveremo l’accordo”, ha detto il portavoce della Coordinazione Azawad, che raggruppa i principali gruppi ribelli, ma prima “vogliamo ottenere l’approvazione della popolazione”.
Dai negoziati sono stati esclusi i gruppi legati ad al Qaida, che hanno preso il controllo della parte settentrionale del Mali per mesi prima di essere parzialmente cacciati dall’intervento internazionale cominciato nel 2013.
afp/ZZ