Un uomo è stato ucciso da poliziotti nella tarda mattinata di giovedì davanti a un commissariato nel 18esimo arrondissement di Parigi. Descritto come "minaccioso" ha tentato di aggredire con un coltello due agenti (uno sarebbe rimasto ferito) urlando Allah è grande. L'uomo è stato identificato nel pomeriggio. Si tratta di un marocchino di 20 anni, già noto alle autorità essere stato arrestato dopo un furto commesso nel 2013. Secondo la ministra della giustizia Christiane Taubira, "non aveva legami con il radicalismo violento".
In un primo momento fonti avevano affermato che indossava una cintura esplosiva, rivelatasi poi finta. Il quartiere Barbès, dopo la sparatoria, è stato isolato. L’assalitore non aveva con sé documenti di identità, ma possedeva un foglio sul quale figuravano la bandiera dell’autoproclamato Stato Islamico (IS) e una rivendicazione.
Il comunicato
Il ministro degli Interni
Bernard Cazeneuve si è subito recato sul luogo della sparatoria. Proprio oggi, giovedì 7 gennaio, Parigi ricorda a un anno esatto, la strage di Charlie Hebdo. Nel pomeriggio intanto, la Procura fatto sapere di indagare sull'azione definita "terroristica".
AFP/AlesS
Tensione (ebu)
RSI Info 07.01.2016, 16:40
RG 18.30 del 07.01.16: la Francia che esce dal terribile 2015 secondo Alain Turaine al microfono di Silvia Piazza
RSI Info 07.01.2016, 19:25
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