Lo sgombero di una parte della "Giungla" di Calais, il campo profughi nel nord della Francia dove sono ammassate migliaia di persone che tentano di raggiungere la Gran Bretagna, si è svolto lunedì in un clima di tensione e ha dovuto essere interrotto attorno alle 17.00 a causa di scontri.
Circa 200 persone, tra migranti e attivisti, hanno cominciato a lanciare pietre mentre era in corso la demolizione delle capanne, scrive il quotidiano La Voix du Nord. Gli agenti antisommossa hanno risposto con dei gas lacrimogeni.
Clima di tensione
Tre attivisti e un profugo che volevano opporsi all'evacuazione sono stati arrestati. Due incendi, si legge sul sito web del giornale locale, sono stati appiccati volontariamente da alcuni migranti e decine di capanne sono state distrutte dalle fiamme.
A fine giornata erano stati sgomberati 5'000 metri di terreno
La prefettura ha indicato che lunedì sono stati sgomberati 5'000 metri quadrati e che le operazioni riprenderanno martedì.
reuters/ZZ
Dal TG20.00: