Eugene de Kock, uno dei peggiori aguzzini dell’epoca dell’apartheid in Sudafrica e in carcere dal 1994, ha ottenuto la libertà condizionale “nell’interesse della riconciliazione nazionale” secondo quanto affermato dal ministro della Giustizia.
L’uomo, che oggi ha 66 anni, ha guidato una unità dedicata a combattere i militanti anti apartheid che ha portato a termine una lunga serie di assassini politici.
La decisione ha sollevato le critiche di diversi sudafricani, secondo i quali i crimini di de Kock, che si è lui stesso definito "assassino di Stato", sono troppo gravi per poterlo rimettere in libertà.
AFP/REUTERS/sf