Donald Trump ha annunciato sabato un'importante stretta in materia di immigrazione ed accoglienza dei rifugiati. Nel mirino del presidente degli Stati Uniti figurano alcuni paesi musulmani dai quali intende bloccare "il rischio d'ingresso di terroristi islamici radicalizzati".
In particolare, è prevista la la sospensione di tutti i permessi d'ingresso per 120 giorni per rifugiati provenienti da Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen. Per i cittadini siriani il blocco è a tempo indeterminato.
"L'ingresso di cittadini e rifugiati siriani è dannoso per gli interessi del paese", viene sottolineato nell'ordine esecutivo, nel quale si prevede inoltre che il numero di rifugiati accolti venga ridotto dagli attuali 110'000 a 50'000. Le misure sono state annunciate al Pentagono durante la cerimonia in onore del nuovo segretario alla difesa, James Mattis.
Per impedire l'ingresso di terroristi, il presidente americano ha inoltre ordinato di velocizzare il sistema biometrico per tracciare le entrate e le uscite di tutti i viaggiatori nel paese. Non solo, nel suo giro di vite ha pure sospeso, con effetto immediato, il programma "Visa interview waiver", che consentiva ai cittadini stranieri titolati di chiedere il rinnovo del visto senza affrontare il colloquio personale con le autorità diplomatiche americane.
ATS/O.T.
Dal TG12.30: