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Migros-Coop vs Aldi-Lidl

Marchi storici confrontati con l'arrivo in Ticino di hard discount; Migros taglia 30 posti di lavoro, Coop blocca le assunzioni, Aldi e LIDL si espandono - VIDEO (terza puntata)

  • 6 aprile 2017, 05:52
  • 23 novembre, 06:11
04:49

Grande distribuzione in affanno in Ticino; terza puntata - di Lino Bini

RSI Info 06.04.2017, 06:00

La grande distribuzione e i commerci in generale sono in affanno in Ticino. Per far quadrare i conti, c'è chi sopprime impieghi, c'è chi rivede i contratti del personale e chi adotta strategie di marketing più aggressive.

Dopo la nostra prima puntata dedicata alla riorganizzazione del gruppo Manor, la seconda incentrata sul gruppo FUST, oggi è la volta dei marchi storici, Migros e Coop, confrontati con l'arrivo a sud delle Alpi degli hard discount tedeschi Aldi e LIDL. Due fronti distinti, con strategie differenti e un obiettivo comune: conquistare nella Svizzera italiana il maggior numero di clienti, sempre più attratti dagli acquisti oltre frontiera e online.

Le superfici di vendita in Ticino negli anni (clicca sull'immagine per ingrandirla)

Le superfici di vendita in Ticino negli anni (clicca sull'immagine per ingrandirla)

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Migros e Coop

"Gli anni d'oro sono oramai solo un ricordo, non torneranno più", dichiara Lorenzo Emma, direttore di Migros Ticino, che in merito all'evoluzione del mercato nella Svizzera italiana annuncia: "Anche noi siamo stati costretti a rivedere le nostre strategie. Quest'anno abbiamo soppresso una trentina di impieghi in tutto il cantone, fortunatamente senza praticare licenziamenti. Gli attori sul mercato sono sempre di più e la torta da spartire è sempre quella... per il futuro bisognerà imboccare strade nuove e puntare anche sull'offeta e online".

Dello stesso avviso, seppur con sfumature differenti, è la posizione di Mario Colatrella, direttore di Coop Ticino, stando al quale: "Abbiamo rilevato una stagnazione del fatturato, non abbiamo dovuto ricorrere a tagli del personale ma abbiamo comunque bloccato le assunzioni...". "Per rimanere concorrenziali, dovremo anche noi rivedere e ripensare la nostra offerta e la nostra strategia. Lo stiamo già facendo e le novità non tarderanno ad arrivare...", assicura.

Tutti contro tutti

Tutti contro tutti

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Aldi e LIDL

Se i marchi storici non nascondo le loro perplessità, così non è per quanto riguarda Aldi e LIDL che, attraverso soprattutto una rinnovata impostazione commerciale e di gestione del personale, si dicono ottimisti e fiduciosi. Chiamati in causa, non hanno voluto rilasciare interviste, affidando a un comunicato le loro considerazioni. Di seguito ve ne proponiamo una sintesi.


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ALDI SUISSE segue con attenzione ogni sviluppo del mercato monetario e affronta sia le sfide legate al turismo degli acquisti oltre frontiera, sia quelle dovute al crescente commercio online. Nonostante la difficile situazione sul mercato siamo molto soddisfatti dello sviluppo delle nostre undici filiali in Ticino...; Una parte considerevole dei collaboratori di vendita in Ticino lavora part-time... I compiti dei collaboratori di filiale sono variegati e abbracciano tutte le mansioni...; Grazie alle nostre undici filiali siamo ben rappresentati in Ticino, ma vi è ancora potenziale. La nostra strategia di espansione prosegue con l’inaugurazione di una filiale a Losone nel 2018 e di una filiale a Pregassona nel 2019".


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Nelle cinque filiali ticinesi di Lidl lavorano in tutto 92 persone, il grado di occupazione medio è del 60-80...; Dalla venuta del franco forte non c’è stata un’interruzione delle assunzioni né c’è stata o c’è in previsione una riduzione dei posti di lavoro. Al contrario, Lidl negli ultimi anni è addirittura cresciuta, e prevede di continuare a crescere anche in futuro...; L’ancora attuale studio di GfK del 2015 dimostra anche che possiamo essere fieri di avere uno dei maggiori tassi di crescita nel settore in riferimento a fatturato e clienti. Inoltre, l’anno scorso Lidl Svizzera è stata scelta di nuovo come Insegna dell’Anno. Ciò mostra che siamo sulla buona via".

Lino Bini

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