Il Tribunale federale (TF) ha respinto le domande di revisione presentate dai familiari di due vittime dell'amianto. Prima di pronunciarsi, i giudici preferiscono aspettare le possibili modifiche relative alla prescrizione. Lo scorso marzo la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) di Strasburgo aveva condannato la Svizzera a causa del termine attuale di prescrizione.
La CEDU aveva dato ragione alla vedova e alle due figlie di un operaio deceduto nel 2005 a seguito di un cancro alla pleura dovuto all'amianto, diagnosticato un anno prima. La Corte aveva stabilito che la Svizzera ha violato il diritto ad un processo equo invocando l'avvenuta prescrizione.
Nel novembre 2013, il Consiglio federale ha approvato un messaggio volto a migliorare e a rendere più semplici determinati aspetti del diritto in materia di prescrizione, affinché in futuro anche le vittime di danni tardivi possano far valere l'azione di risarcimento.
Red.MM/ATS/Swing