Il 14 giugno saremo chiamati a pronunciarci sulla modifica dell’articolo costituzionale relativo alla medicina riproduttiva e all’ingegneria genetica in ambito umano.
Di cosa si tratta? In Svizzera, la fecondazione in vitro è praticabile unicamente per le coppie che non possono avere figli in modo naturale o per quelle portatrici di gravi patologie di carattere ereditario.Attualmente è vietato sottoporre a esame genetico - volto a individuare la presenza di malattie o alterazioni cromosomiche - gli embrioni generati artificialmente, prima che vengano impiantati nell’utero.
Il nuovo articolo costituzionale autorizza questo esame, denominato “diagnosi preimpianto” (DPI). Per ricorrere a una DPI, molte coppie decidono così di recarsi all'estero, in paesi dove tale analisi è consentita.
Nel dettaglio il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di accettare il progetto perché “le coppie portatrici di una grave malattia ereditaria devono poter avere dei figli che non ne siano affetti. Inoltre le coppie che non possono concepire figli in modo naturale devono poter aumentare le loro opportunità di avere un figlio proprio".
Oggi tutti gli embrioni concepiti nel quadro di un trattamento medico devono essere impiantati immediatamente nell'utero materno. La modifica della Costituzione consentirebbe invece di selezionare e impiantare un embrione per trattamento, riducendo in tal modo il numero di gravidanze plurigemellari e i derivanti rischi per la salute delle madri e dei bambini.
Rimane proibita la selezione degli embrioni allo scopo di scegliere il sesso o altre caratteristiche fisiche, o di generare “bambini salvatori” idonei per donare cellule staminali a fratelli o sorelle gravemente malati. L'Esecutivo ritiene che così si garantiscano la dignità umana e la protezione dell'embrione.
RG delle 18.30 del 27.05.15: l'approfondimento di Monica Fornasier
RSI Info 28.05.2015, 11:14
SP