Svizzera

BMW, stangata confermata

Il TAF ha convalidato la multa di 156 milioni di franchi inflitta nel 2012 al gruppo tedesco

  • 4 dicembre 2015, 11:47
  • 7 giugno 2023, 15:42
BMW X1

La BMW X1

  • Keystone

Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha confermato la multa di 156 milioni di franchi inflitta nel 2012 al gruppo BMW dalla Commissione della concorrenza (COMCO), una delle sanzioni più pesanti mai pronunciata dall'autorità: vietando ai propri concessionari con sede nello Spazio economico europeo (SEE) di vendere automobili a clienti domiciliati in Svizzera, il gruppo tedesco ha senza dubbio violato la Legge federale sui cartelli e altre limitazioni della concorrenza (LCart).

Con la sentenza pubblicata venerdì il TAF segue la Commissione e boccia un ricorso del costruttore automobilistico. Il dossier può essere portato davanti al Tribunale federale (TF), cosa che BMW aveva promesso di fare sin dalla decisione della COMCO.

Per il TAF la clausola corrisponde a un accordo verticale di ripartizione geografica vietato dalla LCart. Per garantire l'efficacia del diritto elvetico, la COMCO deve poter agire anche quando i fatti si svolgono all'estero e hanno effetti in Svizzera, spiegano i giudici di San Gallo.

ats/joe.p.

Dal TG 12.30:


PP 12.00 del 4 dicembre 2015 Il servizio di Luca Fasani

RSI Info 04.12.2015, 12:52

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