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Energia e sacco nell'urna

Strategia energetica, ma anche tassa cantonale sui rifiuti in Ticino, per le votazioni popolari del prossimo 21 maggio

  • 24 aprile 2017, 08:04
  • 8 giugno 2023, 06:20
Un 21 maggio di votazioni

Un 21 maggio di votazioni

  • ©Ti-Press/F.Agosta

Meno di un mese ad un nuovo appuntamento alle urne. A livello federale, il prossimo 21 maggio, sarà sottoposto agli elettori un unico oggetto ma con implicazioni veramente di peso per il futuro del paese. I cittadini saranno infatti chiamati a esprimersi sulla revisione totale della legge sull’energia (LEne): il testo, approvato dal Parlamento lo scorso anno, comprende il primo pacchetto di misure per l’implementazione della Strategia energetica 2050.

La nuova legge sull'energia passa al vaglio degli elettori

La nuova legge sull'energia passa al vaglio degli elettori

  • tipress

Tale Strategia, volta a garantire gli approvvigionamenti energetici per il futuro, è imperniata sul potenziamento dell’efficienza energetica, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e sul graduale abbandono dell’energia nucleare. Contro la nuova legge è riuscito un
referendum: i suoi promotori ritengono che la normativa imponga costi eccessivi, pregiudichi gli approvvigionamenti e apra la strada a deturpazioni del paesaggio.

In Ticino si vota sulla tassa cantonale sul sacco

In concomitanza con la votazione federale si terranno, il prossimo 21 maggio, anche consultazioni in vari cantoni. Nei Grigioni non sono in programma per quella data votazioni cantonali. In Ticino, invece, si voterà sulla modifica di legge volta all’introduzione, in materia di rifiuti urbani, di una tassa sul sacco a livello cantonale. La revisione normativa è stata approvata dal Gran Consiglio nel novembre dello scorso anno.

L'ultima parola spetta ora ai cittadini

Tassa sul sacco a livello cantonale: il Parlamento l'ha approvata, ma a seguito della riuscita del referendum l'ultima parola spetta ora ai cittadini

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Più di 7’700 firme sono state raccolte contro la modifica di legge. Il comitato referendario attribuisce alla nuova tassa un carattere antisociale e teme che in questo ambito possa finire per emergere una sorta di doppia imposizione fra cantone e comuni. Consiglio di Stato e Parlamento ritengono invece che la tassa sia finanziariamente neutra e tale da rispettare in materia l’autonomia dei comuni.

A partire da questo articolo, e cliccando sulle icone riportate qui in alto, potete visualizzare le pagine legate ai due oggetti in votazione. Alle stesse saranno allegati anche i servizi radiotelevisivi realizzati in vista della consultazione del 21 maggio.

ARi/joe.p.

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