Il 12 febbraio i cittadini svizzeri voteranno sulla terza riforma della fiscalità delle imprese, il cui scopo è di eliminare le norme fiscali che non sono più compatibili con i parametri internazionali. Contro le modifiche della legge è infatti riuscito un referendum promosso da PS, Verdi, sindacati e altre associazioni.
Terza riforma dell’imposizione delle imprese - Il video esplicativo della cancelleria federale
RSI Info 20.01.2017, 11:43
La riforma, approvata dal Parlamento in giugno dopo un iter politico durato diversi anni, prende di mira gli statuti fiscali speciali che non saranno più garantiti dal 2019, di cui godono circa 24'000 aziende.
Le modifiche di legge sopprimono quindi l’imposizione ridotta e allo stesso tempo introducono delle misure per evitare la delocalizzazione delle aziende interessate. Da un lato vi sono nuovi strumenti di sgravio accettabili a livello internazionale, come il "patent box" che permette un’imposizione più leggera per gli utili derivanti dai brevetti, mentre i cantoni potranno accordare deduzioni delle spese per ricerca e sviluppo. Dall’altro è prevista una riduzione dei tassi generali di imposizione per tutte le aziende.
La sinistra denuncia un regalo a grandi aziende e azionisti
I promotori del referendum vedono invece nella riforma un regalo alle grandi aziende e ai loro azionisti che andrebbe a ripercuotersi su enti pubblici e contribuenti, causando mancati introiti per 2,7 miliardi di franchi all’anno nelle casse di Confederazione, cantoni e comuni.
sf/px
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Democrazia diretta del 26 gennaio 2017
RSI Info 01.02.2017, 11:00
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