Entrambi gli oggetti in votazione federale oggi, domenica, non hanno superato lo scoglio delle urne: l'iniziativa popolare del PPD e quella dei Verdi liberali sono infatti risultate bocciate in tutti i cantoni e rispettivamente dal 75,4% e 92% dell'elettorato. Essendo due modifiche costituzionali era necessaria la doppia maggioranza (popolo e cantoni). La partecipazione per i due temi è stata del 42% circa.
Il testo del PPD, sostenuto dall’UDC, chiedeva l’esenzione fiscale degli assegni per figli e di formazione, quello dei Verdi liberali - appoggiato da Verdi e associazioni ambientaliste - di abolire l’IVA per tassare invece le fonti energetiche non rinnovabili.
I manifesti di propaganda a sostegno dell'iniziativa
Nonostante l'impressionante percentuale di no, l'iniziativa per l'introduzione di un'ecotassa non ha stabilito un nuovo record: il peggior risultato mai scaturito dalle urne spetta infatti a quella del 1929 per l'approvvigionamento della Svizzera con il grano, che aveva raccolto solo il 2,7% dei consensi. Nel dettaglio, il
Ticino ha respinto l'iniziativa con il 93,16% di no, mentre i Grigioni con il 93,06%.
In tutto sono stati 33 i comuni in Svizzera dove il progetto ecologista è stato rifiutato con il 100% dei no. In Ticino l'opposizione assoluta è giunta da Cerentino (20 votanti, 20 no) Gresso (21) e Frasco (22). Nei Grigioni i comuni meno propensi alle tasse sull'energia sono sette: Buseno, Calanca, Leggia, Casti-Wergenstein, Marmorera, Mulegns e Riom-Parsonz. Lo scetticismo ha spopolato anche in Vallese. Le altre roccaforti del no si trovano nei cantoni di Berna, Vaud, Giura, Friburgo, Soletta e Uri.
ATS/ludoC
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CSI 18.00 dell'08.03.15 - Veronica Alippi in studio con Francesca Torrani