Il numero di persone vittime di reati è diminuito in Svizzera negli ultimi anni. E' quanto emerge da un sondaggio commissionato dalla Conferenza dei comandanti della polizia cantonale della Svizzera (CCPCS), che mette anche in luce un aumento del senso di sicurezza.
L'85% delle 2'000 persone interpellate nel 2015 dalla società Killias Research & Consulting si sente sicuro quando è solo in strada dopo che è caduta l'oscurità e l'88% ha fiducia nella polizia. Solo l'11% di loro ha detto che nei dodici mesi precedenti al sondaggio ha avuto il timore concreto di rimanere vittima di un reato. "Un dato rallegrante, ma il nostro compito è far sì che tutti si sentano sicuri", ha affermato il presidente della CCPCS Stefan Blättler in una conferenza stampa tenutasi lunedì a Berna.
Le rapine, insieme ai furti, alle violazioni di domicilio e ai vandalismi rappresentano problemi sentiti come urgenti da vaste cerchie della popolazione. Un terzo dei partecipanti ha affermato di riternere probabile che nei successivi dodici mesi un malintenzionato tenterà di entrargli in casa, un indicatore in crescita di 7,7 punti percentuali rispetto all'ultimo rilevamento, che risale al 2011.
ats/ZZ