Svizzera

L'IVA, discriminatoria o no

Il 28 settembre si decide se estendere alla ristorazione il tasso ridotto

  • 22 agosto 2014, 12:12
  • 6 giugno 2023, 21:35
Oggi l'IVA è più alta nei ristoranti che nei take away

Oggi l'IVA è più alta nei ristoranti che nei take away

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La pizza in pizzeria, la pizza surgelata al supermercato, la pizza take-away: tre prodotti molto simili, ai quali però oggi in Svizzera viene applicata una diversa imposta sul valore aggiunto. La prima è soggetta al tasso normale, fissato all'8%, mentre le altre due ricevono un trattamento di favore, ovvero un tasso del 2,5%.

Si tratta di un evidente iniquità secondo Gastrosuisse, organizzazione mantello della ristorazione, che il 21 settembre del 2011 ha lanciato un'iniziativa popolare per correggerla. Sul testo il sovrano si esprimerà il 28 settembre. Nelle intenzioni del legislatore, l'aliquota più bassa per la vendita di alimenti doveva andare a beneficio soprattutto delle fasce meno abbienti della popolazione. Inoltre, chi mangia in un ristorante non riceve solo cibo ma anche altri servizi, una differenza dunque si giustifica. Ma così, è la replica degli iniziativisti, caviale e tartufi di un negozio di gastronomia sono tassati tre volte meno del piatto del giorno in una mensa, che per molti lavoratori è una necessità, nell'impossibilità di rientrare a casa per il pranzo.

Eliminare la discriminazione fra pietanze serviti e pietanze da asporto, secondo la categoria dei ristoratori, garantirebbe le centinaia di migliaia di posti di lavoro in uno dei settori più importanti dell'economia, renderebbe più competitivo il turismo e ridurrebbe le cifre spese all'estero dagli svizzeri.

Consiglio federale e comitato contrario avanzano argomenti di ordine essenzialmente economico: la modifica sottoposta al popolo e ai cantoni, se accolta, farebbe perdere alla Confederazione fra i 700 e i 750 milioni di franchi di entrate all'anno, di cui 75 per l'AVS e 40 (fino al 2017) per l'AI. Non necessariamente i prezzi della ristorazione diminuirebbero di pari passo al calo dell'IVA, non è accaduto per esempio in Francia, in circostanze analoghe. Per compensare, Berna sarebbe costretta ad aumentare il tasso ridotto dal 2,5 al 3,8%, con effetti sul costo degli alimentari: mangiare a casa diventerebbe più caro e sarebbero colpite tutte le economie domestiche.

pon

02:04

tg20 del 22.08.2014: "Primo sondaggio sulle votazioni federali" di Fabio Storni

RSI Info 22.08.2014, 21:13

Per saperne di più

RG 12.30 dell'11.09.2014 Lo speciale di Paola Latorre

L'esito della votazione

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