La Svizzera attrae meno

La bella estate non ha sconfitto la paura del franco forte e il settore alberghiero in Svizzera, Ticino compreso, ha registrato 17 milioni di pernottamenti nel primo semestre del 2015, una diminuzione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, anno nel quale le condizioni meteorologiche non avevano comunque favorito il turismo nella Confederazione.

Secondo quanto pubblicato martedì dall’ufficio federale di statistica, gli ospiti indigeni sono aumentati dello 0,9% (a 7,7 milioni di pernottamenti) ma la domanda straniera ha subito una contrazione dell’1,9%, specialmente dai paesi del continente europeo.

Turisti olandesi, francesi, italiani, belgi e tedeschi sono diminuiti, ma a subire un crollo sono stati i visitatori provenienti dalla Russia (-30,8%). Sono decollati invece i pernottamenti di cittadini cinesi (+ 32,9%). In aumento sono anche gli statunitensi (+ 6,3%, con 46'000 pernottamenti).

Il settore turistico continua quindi a subire le conseguenze dell'abolizione della soglia di cambio minima. Anche a causa di questo, secondo Gastrosuisse, nella ristorazione sarebbero stati persi oltre 25'000 posti di lavoro in 5 anni. I cittadini elvetici preferiscono andare al ristorante all'estero e le perdite stimate nel settore per il solo 2015 ammontano a 5 miliardi di franchi.

ats/ZZ