Carla Del Ponte, in un'intervista pubblicata dalla SonntagsZeitung, si dice preoccupata dagli attentati in Francia, ma ritiene che non ci sia un pericolo immediato per la Svizzera.
Ciò che è accaduto in Francia mostra che ai terroristi non importa niente della libertà di espressione, rileva l'attuale membro della Commissione d'inchiesta dell'ONU sulle violazioni dei diritti umani in Siria. "Questo mi preoccupa, poiché vedo la stessa mancanza di rispetto nelle violazioni dei diritti umani commesse in Siria", dove si tortura, si uccide senza distinzione fra uomini, donne o bambini, aggiunge.
A suo avviso è inoltre necessario restare vigili e per farlo bisogna dotarsi di mezzi legali adeguati per combattere il terrorismo. Con la prevista revisione della legge sui servizi di informazione, la Svizzera - secondo la magistrata ticinese - disporrà di un buon arsenale giuridico.
Per Del Ponte è pure necessaria una base legale per sorvegliare gli jihadisti che tornano in Svizzera in modo da impedir loro di commettere attentati.
ats/joe.p.
RG 18.30 del 18.01.2014 Il servizio di Paola Latorre