Naturalizzazioni da agevolare

La modifica della Costituzione federale per facilitare la naturalizzazione degli stranieri di terza generazione sarà uno degli oggetti su cui i cittadini svizzeri saranno chiamati a esprimersi il prossimo 12 febbraio.

Il nuovo articolo costituzionale, approvato dal Parlamento e appoggiato dal Consiglio federale, mira a semplificare la procedura di naturalizzazione fino ai 25 anni per i discendenti di nonni immigrati in Svizzera e di genitori che vi sono cresciuti, come già accade per i coniugi stranieri di cittadini svizzeri.

Il Consiglio federale sottolinea che la modifica riguarda solo la procedura e non implica automatismi o un ammorbidimento dei criteri di integrazione. Inoltre gli stranieri di terza generazione, sostiene ancora il Governo, hanno in genere un legame più stretto con la Svizzera che con il paese d’origine dei nonni e rappresentano una componente importante della nostra società.

La posizione del Governo

Il progetto si scontra con l’opposizione dell’Unione democratica di centro su diversi punti. Il partito sostiene che la Svizzera non potrebbe sopportare un’ulteriore aumento delle naturalizzazioni, che al momento sono circa 40'000 all’anno. La procedura agevolata è inoltre competenza dalla Confederazione e i democentristi ritengono che l’integrazione delle persone debba essere valutata dalle autorità locali, cantoni e comuni. L’UDC ritiene infine che la riforma rappresenterebbe un cambiamento di paradigma che indebolirebbe l’importanza dell’integrazione e del rispetto delle leggi nella procedura di naturalizzazione.

La posizione dell'UDC

sf/px

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